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16 luglio 2022

Di Alberto in: Discussioni

Notizie dantesche


Dante e Gramsci

A cura di Marco Grimaldi e Milena Russo è uscito il volume: Antonio Gramsci, Il canto decimo dell’“Inferno” e altri scritti su Dante (Roma, Castelvecchi, 2021). Numerosi sono i passi in cui l’intellettuale ha proposto sue osservazioni sul grande poeta, spesso all’interno di brevi articoli o di lettere, a volte negli appunti dei Quaderni, come nel caso del canto di Farinata, cui sono riservate varie pagine fra il 1930 e il ’32. Uno dei punti essenziale delle sue osservazioni riguarda la condizione ‘popolare’ della Divina commedia: su questo riflette bene Grimaldi nella sua Introduzione, nella quale fra l’altro si fa notare che l’opera dantesca “dal punto di vista di Gramsci può essere ritenuta popolare nella misura in cui reimpiega, in una poesia artisticamente complessa, dei motivi tradizionali. Dante è popolare anche perché è in grado di assorbire, elevare e accogliere in poesia elementi e saperi di un mondo subalterno” (p. 20).

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